Skip navigation

Category Archives: Metropolitana di Berlino

Nuova pagina INSTAGRAM Metroricerche:

https://www.instagram.com/metroricerche/

 

 

© 2023 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

Licenza Creative Commons
Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non o

Recentemente ho aggiunto queste belle cartoline di inizio ’900 alla mia collezione. Si tratta di vedute di Berlino colorate a mano su foto in bianco e nero e ritoccate, come era in uso all’epoca, quando alta definizione e colore erano ancora fantascienza.

Ponte dopo la stazione Gleisdereieck, cartolina del 30/03/1915 Quasi tutto quello visibile nell’immagine è stato raso al suolo durante la seconda guerra mondiale e ricostruito in forme differenti. Attualmente vi transitano i treni della U1.

Stesso luogo, seconda cartolina con retro, 23/12/1910.

Ponte Oberbaumbrucke della linea U1. Rimastro in rovina durante il periodo del muro di Berlino in quanto posto lungo il confine, è stato ripristinato “dov’era, com’era” dopo la riunificazione, diventando un noto monumento della capitale tedesca. Cartolina del 13/03/1911

Berlino Stazione Bulowstrasse della linea U2. Parzialmente distrutta durante la seconda guerra mondiale, è stata poi ripristinata. Cartolina del 19/10/1905.

Sempre Bulowstrasse, ma ripresa dall’altro lato. Cartolina del 02/01/1905.

Interno della stazione Kaiserhof, ora Mohrenstrasse sulla linea U2. Interessante per l’immagine “animata” (ovvero con persone) e dell’interno della stazione, davvero inusuale. Da notare il capitello della colonna che si vede a sinistra nell’immagine, con i due punti luce. La stazio è stata completamente riallestita dopo la seconda guerra mondiale, e le colonne sono ora rivestite in marmo. Il nome della stazione è attualmente al centro di un dibattito politico, in italiano è tradotto come “via dei Mori”.

Stazione Nollendorfplatz della Linea U1. Completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale è stata ricostruita solo in parte e con nuove forme. Cartolina del 12/11/1903.

Stazione Helleschestor della Linea U1. Vi avevo già mostrato un’ottima cartolina su questa stazione in un altro post. Qua è ripresa da un’altra prospettiva. Particolarmente animata, è tuttavia priva di data, ma sicuramente risale agli anni ’10 come le altre.

 

 

Per chi vuole approfondire le sue conoscenze sulla metropolitana di Milano, è disponibile il mio libro “La metropolitana milanese: evoluzione urbanistica e architettonica”.

Per informazioni sull’acquisto del volume: metroricerche@yahoo.it

 


 

© 2022 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

Licenza Creative Commons
Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non o

Dopo 25 anni, finalmente è stata aperta la tratta della U5 di Berlino che va dalla stazione Alexanderplatz alla stazione Brandeburger Tor (Porta di Brandeburgo) e di cui, usando una breve tratta già operativa, verso l’imponente Hauptbahnof, ovvero la stazione centrale. La nuova tratta passa perfettamente sotto il centro storico e monumentale della città, ovvero il viale Unter Den Linden, tagliando la Museuminsel, ovvero l’isola dei Musei, con il Duomo e il Palazzo Reale di cui si sta completando la ricostruzione. Le vicende di questa tratta di 6 stazioni per un totale di 4km, è durata per ben 25 anni diventando un termine di paragone in termine di “efficienza internazionale” purtroppo al negativo. Più volte ho avuto modo di citare questo progetto ai critici dei tempi di realizzazione della Metro4.

Il primo cantiere fu aperto nel 1995, quando furono aperti i cantieri per le stazioni Brandeburger Tor (in connessione con l’S-Bahn nord-sud), Bundestag (parlamento) e Hauptbahnhof. Nel 2002 la stazione Bundestag era stata completamente realizzata così come gli edifici governativi che la circondano, tanto da essere usata come set del primo film Resident Evil in cui la stazioni funge da set per diversi minuti. La tratta fu poi inaugurata con un servizio navetta a binario unico l’8 agosto 2009, prendendo il nome di U55. Lo stesso anno sono iniziati i lavori per la tratta mancante che sono stati terminati il 4 dicembre 2020 e hanno richiesto fondi per oltre mezzo miliardo di euro. Si tratta di un’opera impegnativa, posta nel cuore storico della capitale tedesca, che ha richiesto alcune soluzioni tecniche particolari per essere adattata al percorso scelto. Fra le tante la realizzazione di una stazione sub-fluviale presso l’isola dei Musei; la stazione Museuminsel che verrà inaugurata entro quest’anno, dove i progettisti hanno dovuto combattere con la presenza costante e invadente della falda acquifera. Oppure la stazione Unter den Linden, dove la U5 incrocia la U6, una metropolitana inaugurata il 30 gennaio 1923. Qui la stazione della U6 Franzosiche Strasse a servizio del celebre viale alberato, non si trova immediatamente sotto di esso, pertanto si è reso nesessario realizzare una nuova fermata intorno al tunnel esistente, e realizzare sotto di essa la fermata della U5, riducendo al massimo l’impatto per la linea lasciandola operativa. Una curiosità, la Linea U6 corre direttamente sotto il pavimento stradale, poichè le stazioni del centro sono prive di mezzanini. I treni corrono in due tunnel paralleli realizzati con talpe meccaniche, mentre il primo tratto di tunnel tra la stazione Alexander Platz e Rotes Rathaus sfrutta un tunnel esistente, realizzato insieme con la prima tratta della U5 e attivato il 21 dicembre 1930, giorno di inaugurazione della linea.

Architettonicamente, le soluzioni scelte per la U5 seguono la tradizione teutonica di massima compattezza dei volumi e riduzione dei percorsi, con mezzanini essenziali posti ai due estremi delle banchine e privi di tornelli. Le strutture in calcestruzzo danno ritmo agli spazi e i rivestimenti in pannelli e laterizio ricoprono tutte le superfici. Unica concessione alla contemporaneità, un aumento dei volumi nella stazione Rotes Rathaus (oltre che nella tratta U55), dove la fermata è racchiusa in un grande volume scatolare a doppia altezza in cui sono state aggiunge delle colonne a sezione circolare crescente, tali da formare una grande capitello conico in prossimità del soffitto. I colori tendono a coprire l’intera gamma dal bianco (colonne) al grigio fino al nero di alcuni dettagli.

 La tratta di innesto del prolungamento con la linea U5 inaugurata nel 1930: in marrone la linea U5, in rosso la U1, in azzurro la U8 nel nodo di Alexander Platz, al centro in orizzontale il tunnel esistente della U5, a sinistra la nuova stazione Rotes Rathaus, la camera di avvio delle talpe e i due tunnel paralleli verso Unter den Linden:

La tratta iniziata nel 2009 e inaugurata il 4 dicembre 2020:

Il complesso sistema di consolidamento dei tunnel della banchina della stazione Museuminsel:

Sezione della stazione Unter Den Linden, con al centro (dove c’è la strada tra i due palazzi) la sezione del tunnel della Linea U6 e le relative banchine, mentre sotto, per tutta l’immagine, la banchine e le scale della Linea U5:

Un dettaglio della sezione della stazione Unter Den Linden; sopra per lungo la nuova banchina della Linea U6, a destra in arancio il tunnel esistente, al centro, sotto, laa banchina ad isola e la sagoma dei due nuovi tunnel della Linea U5:

Foto della stazione Rotes Rathaus fatte da Olaf Wenke:

Foto della stazione Unter Den Linden, U6 sopra, U5 sotto, fatte da Olaf Wenke:

Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese, evoluzione urbanistica e architettonicaCon 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO. Per info e acquisti scrivete a: metroricerche@yahoo.it

Per acquistarlo ad un prezzo speciale potete contattarmi direttamente all’email: metroricerche@yahoo.it

 

 

 

© 2021 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

Oggi vi propongo questa bellissima cartolina del tipo “Gruss Aus” (Saluti da) dedicata a Berlino. In Particolare al tratto e la stazione che insistono sulla Hallesched Tor (Porta Halle), con in primo piano il Landwherkanal (un canale artificiale che attraversa la città). Questo tipo di cartoline ebbero molto successo a cavallo tra ’800 e ’900 e presentavano sempre paesaggi disegnati a mano sulla base di foto e poi stampate in cromolitografie (lastre incise a mano su pietra, una per colore). La particolarità di questa cartolina e il suo essere in quale modo tridimensionale, per le finestre dei palazzi e dei vagoni della metropolitana sono tagliate in modo da far vedere un cartoncino di colore giallo e rosso inserito tra la superficie e il retro della cartolina. È stata spedita da Berlino il 2 novembre 1900 ed è arrivata a Trieste il 3 novembre 1900. Attenzione Trieste – Austria, ebbene sì, il ritorno della città all’Italia era ancora al di là dal venire. Ve ne allego la versione ripulita e quella completa con il retro. Inoltre anche qualche foto d’epoca e attuali del luogo. Purtroppo, come gran parte di Berlino, anche quest’area è stata rasa al suolo con i bombardamenti della seconda guerra mondiale; anche la stazione della metropolitana ha subito forti rimaneggiamenti con la ricostruzione. Solo il ponte sembra essere ancora quello originale o almeno una sua ricostruzione. Per quanto riguarda la metropolitana, si tratta di una stazione su viadotto servita della Linee U1 e U 3, realizzata nel 1902, pertanto la cartolina, presenta una sorta di “rendering”. Nel 1923 è stata aggiunta una nuova linea sotterranea con relativa stazione di corrispondenza, con numero U6.

Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese, evoluzione urbanistica e architettonica Con 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO. Per info e acquisti scrivete a: metroricerche@yahoo.it


Per acquistarlo ad un prezzo speciale potete contattarmi direttamente all’email: metroricerche@yahoo.it


 

 

 

© 2020 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

Qualche suggestione da Berlino. Si tratta di stazioni ormai centenarie in stile eclettico tipicamente tedesco: massicio l’uso di stilemi gotici e rinascimentali (ovviamente declinati localmente) e un tocco neoclassico nei capitelli ionici realizzati in acciaio.

Giusto per ricordare che architettura e metropolitane si sono sempre frequentate direttamente con risultati che sono ora sottoposti a tutela dalle locali autorità competenti in materia di “belle arti” come si suol dire.

E infine, una classica immagine del paesaggio berlinese con metropolitana in viadotto, canale e verde.

 

STAZIONE HEIDELBERGER PLATZ, 1913, U3. Progetto Architetto Wilhelm Leitgebel.

STAZIONE FEHRBELLINER PLATZ, 1913, U3. Progetto Architetto Wilhelm Leitgebel.

STAZIONE SCHLESISCHES TOR, 1902, U1, U3. Progetto Architetti Hans Grisebach e August Dinklage.

STAZIONE WITTENBERG PLATZ, 1902, ampliatamento 1913, linee U1, U2, U3. Progetto Architetto Alfred Grenander. Rinnovata nello stato originale nel 1982/83.

Qualche immagine dal Museo Tedesco della Tecnica di Berlino, Stiftung Deutsches Technkmuseum Berlin. Lo stato della metropolitana U3 in origine (plastico) e oggi:

Figurina Liebig del 1919:

 

 

 

© 2018 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

Licenza Creative Commons
Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non o