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Monthly Archives: marzo 2022

Ed ecco che una nuova M6 appare nei progetti del Comune. Si parlava di una M6 che partisse dalla zona Certosa e lungo corso Sempione scendeva in centro e poi si dirigeva verso via Ripamonti. Ancora prima c’era la M6 fatta con il ramo Bisceglie-Pagano della M1 e una seconda tratta verso via Ripamonti. E ancora prima la M6 costituita dall’attuale tratta Garibaldi-San Siro della M5. Ma questa nuova versione, il cui progetto è stato finanziato ieri dal Ministero dei Trasporti, è un tracciato del tutto nuovo e che lascia diversi interrogativi aperti, sia per l’andamento geografico sia per le aree servite. Sembra voler imitare le nuove linee periferiche in costruzione a Parigi, infatti si vede come la tratta ovest sia predisposta per proseguire e come sembra esserci uno sbinamento verso il fondo di via Ripamonti. Credo che sia il momento, per il Comune, per dare più informazioni.

 

Per chi vuole approfondire è disponibile il mio libro “La metropolitana milanese: evoluzione urbanistica e architettonica”.

Per informazioni sull’acquisto del volume: metroricerche@yahoo.it

 


 

© 2022 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

Licenza Creative Commons
Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non o

Recentemente ho aggiunto queste belle cartoline di inizio ’900 alla mia collezione. Si tratta di vedute di Berlino colorate a mano su foto in bianco e nero e ritoccate, come era in uso all’epoca, quando alta definizione e colore erano ancora fantascienza.

Ponte dopo la stazione Gleisdereieck, cartolina del 30/03/1915 Quasi tutto quello visibile nell’immagine è stato raso al suolo durante la seconda guerra mondiale e ricostruito in forme differenti. Attualmente vi transitano i treni della U1.

Stesso luogo, seconda cartolina con retro, 23/12/1910.

Ponte Oberbaumbrucke della linea U1. Rimastro in rovina durante il periodo del muro di Berlino in quanto posto lungo il confine, è stato ripristinato “dov’era, com’era” dopo la riunificazione, diventando un noto monumento della capitale tedesca. Cartolina del 13/03/1911

Berlino Stazione Bulowstrasse della linea U2. Parzialmente distrutta durante la seconda guerra mondiale, è stata poi ripristinata. Cartolina del 19/10/1905.

Sempre Bulowstrasse, ma ripresa dall’altro lato. Cartolina del 02/01/1905.

Interno della stazione Kaiserhof, ora Mohrenstrasse sulla linea U2. Interessante per l’immagine “animata” (ovvero con persone) e dell’interno della stazione, davvero inusuale. Da notare il capitello della colonna che si vede a sinistra nell’immagine, con i due punti luce. La stazio è stata completamente riallestita dopo la seconda guerra mondiale, e le colonne sono ora rivestite in marmo. Il nome della stazione è attualmente al centro di un dibattito politico, in italiano è tradotto come “via dei Mori”.

Stazione Nollendorfplatz della Linea U1. Completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale è stata ricostruita solo in parte e con nuove forme. Cartolina del 12/11/1903.

Stazione Helleschestor della Linea U1. Vi avevo già mostrato un’ottima cartolina su questa stazione in un altro post. Qua è ripresa da un’altra prospettiva. Particolarmente animata, è tuttavia priva di data, ma sicuramente risale agli anni ’10 come le altre.

 

 

Per chi vuole approfondire le sue conoscenze sulla metropolitana di Milano, è disponibile il mio libro “La metropolitana milanese: evoluzione urbanistica e architettonica”.

Per informazioni sull’acquisto del volume: metroricerche@yahoo.it

 


 

© 2022 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

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Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non o

Avrei voluto parlare della metropolitana di Kiev in altre circostanze, ma un dittatore, un despota sanguinario (di cui mi rifiuto anche di fare il nome), circondato da un’elite di barbari e il supporto di molti anche fuori dalla Russia (bella la democrazia, vero?), ha deciso che non poteva sopportate un paese libero e ha voluto attaccarlo, e così le stazioni della metropolitana sono diventate bunker. Non penso ci sia altro da aggiungere, è tempo solo di supportare e aiutare il popolo ucraino.

Per chi si trova a Milano, la farmacia Amoretti di viale Espinasse, che è vicina al consolato dell’Ucraina, sta raccogliendo medicinali (credo appositamente selezionati) da inviare direttamente sul posto. Per tutti gli altri faccio solo un esempio: