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Category Archives: Metropolitana di Mosca

Recentemente sono stato contattato dalla società che gestisce la metropolitana di Mosca, ovvero Московский метрополитен, poiché avevano notato alcuni post sul mio blog, dedicati alla metropolitana della capitale russa. E’ stato un modo interessante per stabilire un contatto diretto con chi gestisce quello che è ormai giustamente considerato un monumento nazionale e per tutta l’umanità, per poter approfondire il tema molto complesso della sua conservazione. Perché molto complesso? Già la conservazione dei beni artistici architettonici è tema complesso per dimensioni, costi e complessità esecutiva. In questo caso stiamo anche parlando di un’architettura viva, che viene vissuta da milioni di persone ogni giorno e che non può permettersi di essere chiusa. A contribuire a far maturare la necessità di non lasciare intentata nessuna strada verso la preservazione degli allestimenti, ha contribuito un radicato favore del pubblico generico ormai stabile da anni. Già da decenni la visita alle principali stazioni è parte integrante dei tour cittadini, e sono ricercate dai collezionisti i set di cartoline dedicate alle principali stazioni, prodotte in quantità già negli anni ’70. Per il lavoro di preservazione è stata coinvolta una squadra di professionisti come architetti o storici dell’arte, per garantire la massima qualità nella ricerca e nell’esecuzione dei restauri, la cui complessità è spesso rilevante.

La metropolitana di Mosca avvia il restauro della stazione Dinamo

Il 21 febbraio, la metropolitana di Mosca ha avviato il restauro degli ingressi della stazione Dinamo aperta nel 1938. L’obiettivo è ripristinare il design originale della stazione rimasto intatto fino agli anni ’70. I lavori dovrebbero essere completati entro maggio 2021. L’allestimento originale fu creato da Dmitry Chechulin ed era presenta le pareti interne del mezzanino rivestite di pietra e pannelli di legno ricoperti di vernice scura, tuttavia i pannelli in legno furono sostituiti con lastre di marmo nel 1976. Inoltre specialisti restaureranno le lampade e le applique. Il restauro viene eseguito sulla base di archivi e foto; molte stazioni della metropolitana sono punti di riferimento architettonici e la società Metropolitan di Mosca preserva attentamente questo patrimonio. La stazione Dinamo sarà trasformata quest’anno ripristinando l’aspetto storico del mezzanino, come era 80 anni fa – afferma il vice sindaco per i trasporti Maxim Liksutov. All’inizio di febbraio, il ministero della Cultura russo ha concesso alla metropolitana di Mosca una licenza per ripristinare in modo indipendente le stazioni considerate patrimonio culturale, composto da circa 50 stazioni. La stazione Dinamo fu costruita accanto allo stadio omonimo nel 1938, all’epoca era la più profonda della metropolitana di Mosca (40 m di profondità), e il suo design è dedicato agli sport sovietici. L’ingresso è decorato con sculture di atleti. Le pareti della stazione sono decorate con sessanta medaglioni di porcellana con scene di sport. Il calcare simile al marmo delle pareti contiene molti fossili di organismi marini del periodo Cretaceo.

 Moscow Metro starts restoration of Dinamo station

On February 21, Moscow Metro launched restoration of entrance halls of Dinamo station opened in 1938. The aim is to restore original design of the station that existed until 1970s. Works are planned to be completed in May 2021.

Original design created by Dmitry Chechulin (Komsomolskaya, Okhotniy Ryad, one of Stalinist “Seven Sisters”, etc.) had the interior walls of the lobbies lined with stone and wooden panels covered with dark varnish. The wooden veneer was replaced with marble only in 1976. Moreover, specialists will restore the lamps and sconces. The restoration is carried out based on archives and photos.

Many metro stations are architectural landmarks, and we carefully preserve the heritage. Dinamo station will be transformed this year. We will restore the historical appearance of the lobby, as it was 80 years ago — says Deputy Mayor for Transport Maxim Liksutov.

Earlier in February, Russian Ministry of Culture gave Moscow Metro a license to independently restore stations that are considered as cultural heritage, which is about 50 stations.

Dinamo station was built next to the stadium of the same name in 1938. At the time, it was the deepest in Moscow Metro (40 m deep). Its design is dedicated to Soviet sports. The entrance is decorated with sculptures of athletes. The walls of the station are decorated with sixty porcelain medallions with scenes from sports. The marble-like limestone of the walls have many fossils of marine organisms from the Cretaceous period.

 

 

Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese, evoluzione urbanistica e architettonicaCon 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO. Per info e acquisti scrivete a: metroricerche@yahoo.it

Per acquistarlo ad un prezzo speciale potete contattarmi direttamente all’email: metroricerche@yahoo.it

 

 

 

© 2021 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

 

Oggi andiamo sul sicuro: la metropolitana di Mosca. Considerata, e non ha torto, la più bella metropolitana del mondo, fu la prima ad essere considerata come attrattiva turistica in sé, e tutt’ora oggetto di tour guidati “obbligatori” durante la visita alla capitale Russa. Capostipite di tutte le metropolitane dette “sovietiche” venne inaugurata nel 1935 dopo anni di progetti e lavori che hanno visto vincere l’approccio londinese alla costruzione delle ferrovie sotterranee urbane. Infatti, pochi sanno, che nei primi progetti la metropolitana di Mosca doveva essere molto simile a quella di Parigi, ovvero con stazioni poco profonde costituite da un grande vano coperto da una volta a sezione ovale. Poi l’interesse cadde sulla tipologia inglese del “tube” ovvero veri e propri tubi a grande profondità. La tecnica si era particolarmente evoluta ma a Mosca, dopo una prima consulenza diretta degli ingegneri inglese, il progetto prese vita propria con un preciso indirizzo politico: la metropolitana era il mezzo di trasporto del popolo per eccellenza pertanto i passeggeri che la dovevano utilizzare non avrebbero dovuto trovare spazi di risulta come potevano apparire le stazioni di Londra, ma nemmeno spazi “frivoli” e pieni di borghese pubblicità capitalista, bensì sontuosi palazzi del popolo, come se tutti andassero a lavorare nei grandi palazzi del potere. Illusioni di facciata che però hanno prodotto un risultato che ancora oggi stupisce per ricchezza espressiva e audacia, con alcuni casi che vanno anche al di fuori della retorica estetica del regime per toccare l’arte in senso compiuto. La Russia ha capito il valore eccezionale di questo complesso di tunnel e caverne artificiali e ha dato avvio ad un complesso restauro filologico degli ambienti che ne ha accresciuto ancora di più l’effetto sul pubblico. Ma che la metropolitana di Mosca fosse un “successo del popolo” da celebrare i russi l’avevano capito subito, e così ne fece contemporaneamente mezzo di propaganda emettendo diverse serie di francobolli dedicati alle più celebri hall delle stazioni, alle palazzine esterne, alla tecnologia e, di recente, ai dettagli delle opere artistiche in esse collocate. L’URSS fu il primo paese a emettere francobolli a tema metropolitane, è il suo primato rimase tale per decenni, poiché ci vollero gli anni ’70 perché altri celebrassero le loro metropolitane (la Gran Bretagna lo fece per la prima volta nel 2013). Restano i paesi dell’orbita sovietica a produrre comune le emissioni più affascinati celebrando le loro linee sfarzose, dato che lo stile “sovietico” non si fermo a Mosca e San Pietroburgo, ma a tutte le metropolitane dell’ex-URSS e della Corea del Nord. Nel blocco comunista solo la Cina, con la frugalità maoista, non aderì allo stile di Mosca.

La hall, tra le banchine, della stazione Kommsomolskaya (1952), architetti A. V. Scusev, V. D. Kokorin, A. J. Zabolotnaja, V. S. Varvarin e O. A. Velikoreckji, stile neo-Barocco:

25/02/1935 Inaugurazione della metropolitana di Mosca (tiratura 50.000), con le corrispondenti immagini utilizzate per i bozzetti, come illustrate da questo sito:

07/11/1938 Inaugurazione di una nuova linea della metropolitana di Mosca (tiratura 1.600.000)

La stazione Mayakovskaya (1938) raffigurata nel francobollo dal 10 copechi. Architetti A. Duskin stile Art-Decò:

07/09/1947 Apertura di nuove stazioni della metropolitana di Mosca (tiratura 1.000.000)

La stazione Elektrozavodskaya (1944) raffigurata nel francobollo da 30 copechi. Architetti I. Rozhin e V. G. Gelfreikh, stile neo- classico a tema “pionieri dell’elettricità”:

30/07/1950 Inaugurazione della linea circolare della metropolitana di Mosca (tiratura 1.000.000)

Stazione Kiyevskaya (1954) come nel francobollo da 1 rublo in basso a sinistra. Architetti E. I. Katonin, V. K. Skugarev e G. E. Golubev, stile neo-barocco:

30/12/1952 Inaugurazione dllea 4° linea della metropolitana di Mosca (tiratura 2.000.000)

Stazione Prospekt Mira (1952) raffigurata nel francobollo in basso a destra:

30/11/1965 Stazioni delle ferrovie metropolitane sovietiche (tiratura 3.000.000)

29/06/2018 Arte nella metropolitana di Mosca (tiratua 105.000)

26/06/2019 Opere d’arte della metropolitana di Mosca (tiratura 60.000)

Dopo più di 10 anni dalla stesura dei primi testi, e da ben 20 anni da quanto ho iniziato a raccogliere informazioni su questo tema, sono riuscito finalmente a pubblicare un libro che coprisse in modo esauriente (dal ’800 ad oggi) molti aspetti di cui si era scritto poco e in modo frammentario. Si intitola La metropolitana milanese, evoluzione urbanistica e architettonica Con 254 pagine, 428 immagini (quasi tutte a colori), la storia della metropolitana di Milano è stata unificata in un unica monografia con un focus inedito: l’architettura. Oltre ad un primo capitolo sui progetto storici, sono trattate la Linea 1 rossa e la Linea 2 verde, la Linea 3 gialla, il Passante Ferroviario, la Linea 5 lilla e la costruenda Linea 4 blu. Con la completa descrizione delle architetture pensate per le metropolitane di Milano da Franco Albini, Franca Helgh, Marco Albini (che ha scritto anche la prefazione), Arrigo Arrighetti, Umberto Cappelli, Claudio Dini, Angelo Mangiarotti e la grafica di Bob Noorda. Un volume realizzato con il contributi iconografico e documentale di decine di archivi prubblici e privati (Albini, Noorda, Portaluppi, MM Spa, Metro4 Spa, ATM Spa, Biblioteche e Archivi civici di Milano) con il patrocinio della Fondazione Franco Albini e dell’Associazione Culturale QUATTRO. Per info e acquisti scrivete a: metroricerche@yahoo.it


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© 2020 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.

МЕТРО НОВОПЕРЕДЕЛКИНО

Spesso commentando lo stato di conservazione, ma anche la qualità architettonica della metropolitana di Milano  ci si imbatte nell’eterno fraintendimento che gli allestimenti del 1964, siccome apprezzati in ambito architettonico generino un movimento di tutela e difesa che voglia far si che gli stessi vengano riproposti fedelmente anche per le nuove metropolitane, sia nel presente che nel futuro. Non è questa l’intenzione, uno stile può evolversi e adattarsi non solo per esigenze tecniche e di evoluzione dei materiali, ma anche degli stili e dell’estetica del periodo nel quale vengono concepiti, senza tuttavia abbandonare del tutto alcuni punti chiave che servono a dare unità ad un sistema integrato. Un’unità concettuale degli allestimenti è essa stessa parte integrante del successo di una rete di trasporto, aiutando il passeggero -unico vero protagonista- a muoversi facilmente all’interno di ambienti che impara a conoscere e comprendere. Ecco perché ho selezionato questo progetto per la metropolitana di Mosca; lo studio di architettura lettone U-R-A è riuscito in questo intento in modo ottimale, coniugando lo stile trionfale e monumentale delle stazioni della celeberrima metropolitana russa – forse la prima ad essere considerata come vero e proprio “monumento” degno di visita apposita – rileggendo in chiave contemporanea sia nello stile sia nei materiale e nelle tecnologie. Da notare l’ambiente del mezzanino coperto da grandi volte poggianti su tozzi e bassi pilastri, tipicamente russi, così come la ricchezza del decoro che tuttavia non si rifà a nessun stile antecedente perché basato sul taglio laser di pannelli in acciaio, predisposto informaticamente, e sulla tecnologia LED. Una piccola nota: ancora una volta la stazione è rivestita con pannelli in acciaio che nascondono gli impianti e ne permettono una facile manutenzione, ovvero quel concetto nato a Milano nel 1964. A seguire troverete la presentazione ufficiale del progetto in inglese preceduta da una traduzione in italiano dei punti più salienti.

Moscow to the future: international competition for Novoperedelkino station.

 When I speak about the state of the Milan’s subway stations and the it’s architectural quality I will come across the eternal misunderstanding that the project  of 1964, appreciated in the architectural world, generate a movement for the protection and defense that wants to ensure that it will be replicated faithfully to the new subways, both at present and in the future. This is not the real intention, a style can evolve and be adapted not only due to technical evolution of materials, but also follow the aesthetics of the time in which they are conceived, without abandoning completely some key points that serve to give unity to the system. So I selected this project for the Moscow underground; the architectural firm URA , from Latvia, created a perfect combination of traditional Russian style and modern material and style. They combined monumental triumphal stations of the famous Russian underground – maybe the first one considered as a real “monument” – in a contemporary project.  The main feature is the mezzanine covered with large vaults resting on low pillars as the typical Russian style. The laser cutting steel panels, designed by computer, and the LED technology help to modernize the project. A small note: the station is covered with steel panels that hide the plants and allow easy maintenance, this concept was born in Milan in 1964.

 

LA STAZIONE NOVOPEREDELKINO

IL CONCEPT ARCHITETTONICO COMMENTATO DAL TEAM LEADER EVGENI LEONOV

L’idea di base è quella di combinare lo stile architettonico di Mosca con la concezione contemporanea dell’architettura di interni e, sopratutto, creare una stazione con un unico e concreto spazio dinamico. Pannelli di metallo, perforati seguendo i tipici disegni russi, contendono l’impianto illuminante e ne diffondono la luce. I disegni creando una durevole e coinvolgente esperienza. La caratteristica principale della stazione è la varietà di sensazioni che induce. Illuminata da RGB LED, sia in piano che in rilievo, possono cambiare schema di colori. Durante le feste cittadine o altri eventi l’illuminazione può diventare blu, rossa o multi colore, oppure trasmettere video. Il quartiere Novoperedelkino è rinomato per la sua foresta ad questa identità è rispecchiata nelle decorazioni delle edicole esterne, tagliate con il laser e completate con vetri decorativi che ricordano la foresta ricca di pini e betulle. L’illuminazione a LED rende i disegni fluorescenti dando l’effetto tridimensionale di una foresta reale. Quindi abbiamo teso a portare avanti lo stile dell’architettura della metropolitana di Mosca, apprezzata negli anni, fino a creare un ‘idea innovata che non fosse solo una copia del passato.

Le edicole a copertura delle scale e il vano ascensore per persone con mobilità ridotta

Le edicole esterne sono realizzate con lastre di acciaio su cui sono intelaiate lastre di vetro.. Questa soluzione è stata usata in molte nuove stazioni di Mosca come Zhulebino e Alma-Atinskaya, ma anche all’estero come Benimamet a Valencia, e molte altre. La copertura è nascosta dietro i pannelli di vetro. Le edicole esterne ricordano i tronchi degli alberi; Novoperdelkino è celebre per la foresta di pini e betulle, così noi abbiamo inteso rendere il disegno dei pannelli come una sorta di simbolo per il quartiere. Questo disegno è chiuso con tripli vetri opachi illuminati sul retro da luci al LED in modo da renderle fluorescenti. Il disegno che riproduce le betulle fa di una normale edicola un oggetto unico e significativo per la città Abbiamo proposto l’uso del pattern degli alberi anche per altri spazi nel quartiere.

Corridoio di accesso e mezzanino

Il soffitto dei corridoi è formato da copri illuminanti piatti coperti da pannelli forati in alluminio e la luce è garantita da un impianto a LED RGB realizzato dalla Società Optogan con il supporto del fondo per l’innovazione Rosnano. I pannelli con LED integrati sono rivestiti con una protezione in plastica trasparente resistente al fuoco e possono essere facilmente sostituiti sebbene pensati per durare almeno 10 anni, garantendo protezione anche dalla polvere. I pannelli contengono infatti un filare di luci LED poste in modo da illuminare una superficie plastica riflettente posta al di sopra, questo evita la formazione di strati di polvere e facilita la sostituzione dei LED. Grazie ai pannelli in alluminio perforato e i colori modificabili dei filtri in plastica, i pannelli LED sono in grado di creare un ambiente suggestivo. I pannelli delle pareti sono realizzate in acciaio lucido al fine di riflettere la luce dei LED e i colori ad essi assegnati durante i vari eventi. Corrimano paralleli a doppia altezza, per adulti e bambini, sono progettati con metallo chirurgico con superficie antibatterica.

Area dei tornelli e delle scale

Nell’area del mezzanino dedicata ai tornelli il soffitto, così come i corpi illuminati, prendono la tipica forma arcuata delle sale delle case russe. Le volte creano una galleria, un passaggio visuale, che aiuta l’utente a raggiungere la direzione desiderata. La parte alta delle volte è brillante e ricca di suggestioni decorative, mentre il livello più basso e maggiormente funzionale e fruibile. La posizione dei corpi illuminanti ricordando delle volte riescono ad aumentare il volume dell’ambiente rendendolo apparentemente più ampio. Il soffitto sembra quindi più alto rispetto ai reali 560cm. La luce quindi, aiuta a rendere l’ambiente più ambio, ma allo stesso tempo, più accogliente. Anche in quest’area della stazione i colori delle luci possono essere facilmente modificati.

Le banchine

Nella seconda fase del concorso, abbiamo pensato di illuminare il vano delle banchine con i medesimi corpi illuminanti piatti del mezzanino e dei corridoi, per semplificare i volumi. Le pareti e il restante soffitto sono coperti don pannelli in acciaio lucido. La combinazione tra l’illuminazione e il materiale dei pannelli crea un effetto simile alla luce del polo nord. Allo stesso modo i riflessi garantiti dall’acciaio non infastidiscono il manovratore e sono spesso usati per allestire l’interno delle stazioni delle metropolitane. Schermi antincendio e di estrazione dei fumi sono posizionati tra e sopra i corpi illuminanti con sportelli dedicati all’accesso  agli impianti integrati lungo la parete di pannelli rendendo gli stessi non visibili (Milano docet!). Ogni colonna supporta sia delle panche sia dei supporti che permettono di appoggiarsi.

L’illuminazione

L’idea del sistema di illuminazione prende origine da quello progettato per la stazione HafenCity della metropolitana di Amburgo, la quale è dotato di una sequenza di volumi illuminati appesi sopra la banchina. Questi volumi sono realizzati con pannelli di acciaio e materiali trasparente e contengono 280 RGB LED. Lo schema dei colori può variare al momento dell’arrivo del treno o del clima  seguendo le stagioni, i momenti del giorno o anche l’umore del capo stazione. Per la stazione Novoperedelkino abbiamo pensato di sostituire  i volumi appesi con corpi illuminanti  scatolari e installarli in modo da formare un soffitto.

La variabilità è il nostro concetto base. L’RGB LED permette di cambiare lo schema di colore facilmente per creare modificando, apparentemente, lo stile della stazione. In occasione di festività cittadine i colori della stazione potranno essere in tema. L’utenza potrà sarà contenta nel vedere tante possibilità cromatiche. Inoltre i colori potranno essere cambiati lentamente durante tutto l’arco della giornata, dai toni più vivaci per la mattina fino ai toni tenui per la sera. Tutti i colori coincidino con le principali regole sanitarie e per l’esatta percezione dello spazio durante il cammino; tutte le combinazioni includono sempre il bianco. Tutto ciò prevede che le varie combinazioni di colore vengano realizzate solo da tecnici esperti. La terapia del colore è ritenuta un valido supporto alle terapie mediche tradizionali. La nostra stazione sarà in linea con questo metodo e aiuterà a migliorare l’umore dei passeggeri usando i vari schemi di colore. Le luci LED sono ritenute migliori per gli occhi umani, rispetto a quelle al neon correntemente usate nella metropolitana di Mosca. La luce LED ha molti vantaggi fra i quali: nessuna vibrazione, maggiore brillantezza del colore (Ra > 80%), ad un’alta efficienza nei consumi.

Gli ornamenti

Intendiamo continuare la tradizione artistica negli allestimenti decorativi della metropolitana di Mosca scegliendo dei pannelli perforati con disegni ornamentali. Il cliente potrà scegliere tre opzioni ornamentali: Betulla, Subway e Khokhloma. Nella fase esecutiva del progetto il cliente potrà uno solo dei tre temi o combinarli tra loro:

Ornamento Betulla: il distretto di Novoperedelkino è stato sempre famoso per il suo unico micro-clima generato dalle foreste che lo circondano. In questa area di Mosca le essenze dominanti sono la betulla, il pino e l’abete rosso. Vicino alla città di Moskovsky si può trovare uno dei più antichi boschi di betulla, la quale, insieme al pino, può essere visto come una vera componente identitaria. Per la quartieri della grande città e i suoi sobborghi, che sono spesso anonimi, avere un’identità è di primaria importanza. Noi abbiamo sviluppato un taglio dei pannelli in gradi di riprodurre le foglie, i tronchi e i cespugli apposta per questo progetto.

Ornamento Subway: quando questo tema è stato sviluppato la nostra intenzione era quella di creare una decorazione basata sul logo della Metropolitana di Mosca. Partendo da quest’ultimo abbiamo proposto una decorazione che ne variasse lo stile, dal popolare al più astratto. Queste decorazioni sono facilmente percettibili: visti da lontano appaiono come un unico pattern mentre ci si avvicina si trasformano in una sequenza di “M”. Questo motivo può essere usato sia nella stazione sia come elemento decorativo per materiale stampato o altre necessità dell’azienda.

Ornamento Khokhloma (Decorazione russa): la decorazione usata nella fase preliminare del concorso è facilmente collegabile a quelle tipiche del folklore russo, i motivi dell’architettura dell’antica Russia e degli antichi palazzi di Mosca. Noi crediamo che questo pattern possa essere molto popolare. Esso è composto da motivi raffiguranti fili d’erba, Zhar-Ptitsa (uccello di fuoco), campane e molti altri.

Segnaletica

Il progetto ripropone il sistema di segnaletica sviluppato dall’amministrazione di Mosca. Il sistema è basato sull’idea che il trasporto cittadino è un unico organismo composto da elementi correlati tra loro. Le linee grafiche servono a rendere evidente il percorso e a trovare la destinazione o spostarsi tra stazioni, se necessario. Così come lo schema delle uscite facilità l’utente nel trovare quale scala sia più utile per raggiungere la sua destinazione. Questa stazione può anche essere dotato di un percorso tattile per non vedenti.

U-R-A UNITED RIGA ARCHITECTS:

U-R-A è stato fondato da Yevgeny Leonov e Aleksandr Dembo nel 2013 con lo scopo di unire alcuni architetti di Riga per partecipare ai concorsi internazionali. La combinazione di giovani architetti talentuosi e designer di lunga esperienza uniti con alcuni rinomati architetti lettoni è diventata un successo già dal primo anno, vincendo numerosi concorsi internazionali e prestigiosi premi nell’ambito dell’architettura e del design.

Studio di architetta: U-R-A United Riga Architects
Project manager: Evgeni Leonov, Alex Dembo
Collaboratori: Gulnara Hasanshima, Liva Banka
Disegnatori: Maria Cipisheva, Lina Planinska
Illuminotecnici: Eduard Zhegalin, Alexei Zvjagin, Alezander Astapenkovm, Damil Salikov
Designer: Ivan Galitsa
Luogo: Mosca, Russia
Area: 7800 mq
Gestione concorso: Strelka KB
Cliente: MosinzhProekt

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U-R-A CHIEF ARCHITECT EVGENI LEONOV COMMENTS ON WINNING THE NOVOPEREDELKINO SUBWAY STATION DESIGN CONTEST.

We are sincerely glad to know that 300,000+ Moscovites have took part in the voting and viewed our work as the best! And what more, we are excited to know that this opinion of citizens was shared by the Contest judges! It is common people that use subway stations, and thus Moscow Mayor Sobyanin’s idea to involve such common people into the decision making process seems really trendy and reasonable.

Our project is truly Moscow-ish and Russian in the style. We implemented the archetypal Moscow motifs into modern materials and state-of-the-art technologies. The key component of the interior is light panels perforated in the Russian-style pattern. These panels are united into light boxes with their contours suggesting of the Kremlin chambers. Upon passing through the pattern, light creates a lace of lights and shadows. And moreover, the colours may be changed! Integrated RGB LED emitters may change colours of the emitting rays and, for the city holidays and other events, the Novoperedelkino station has all the opportunities to become amazingly variable.

What we found most difficult about the Contest was the necessity to handle the already-given standard project. That is why we were especially glad to see a variety and creativity of all projects submitted for the Contest.

We still have a lot of complicated work ahead, since both deadlines and budgets are tight.

We have to express many thanks to the Contest organisers, the Mayor’s office, and the subway administration, for the impeccable arrangement of the Contest.

NOVOPEREDELKINO SUBWAY STATION: ARCHITECTURAL CONCEPT.

The main idea of our concept was to combine the archetypal motifs of the Moscow architecture with modern ways of interior decorations and, moreover, make the station a truly unique and dynamic place.

Metal panels, perforated in the Russian-style pattern, comprise light boxes and disperse light. The patterns create a lasting and expressive experience.

The prime feature of the station is a variety of experiences created. Being equipped with RGB LED emitters, light boxes – either flat or domed – may change their colour scheme. During city holidays and other events, such patterns may become blue, red, or multi-colour or even broadcast videos.

The Novoperedelkino district is renowned for its unique forests and such identity was expressed in the pavilion decorations – laser engravings in the decorative glasses are reminiscent of forests made-up of pines and birches. LED backlighting makes the engravings fluoresce, creating an almost 3D image of a forest around.

Thus, we aimed at supporting time-proven trends of artistic architecture at the Moscow subway, through creating innovative ideas rather than simple copying of old concepts.

Pavilions above stair approaches and elevator pavilions for people with reduced mobility.

The pavilions are constructed of steel frames to which glass panels are attached.  Such solution has been applied in mane recent pavilions, such as Zhulebino and Alma-Atinskaya in Moscow, Benimàmet in Valencia, and more. The dual pitch roof is hidden behind glass facades.

The pavilion decorations are reminiscent of tree trunks. Novoperedelkino is famous for its pine forests and birch groves, so we think the suggested pattern would become a symbol of the district’s identity.

The patterns are sandblasted within the 3-layer glass. If backlighted by LED, the glass panels with patterns become fluorescent.

The birch pattern makes a standard pavilion look like a unique and expressive object in the city.

The pattern will also be used in the near vicinity for landscaping purposes.

Under-street passages to vestibules.

Passages are primarily decorated with flat light boxes. Behind perforated aluminium panels, there are RGB LED panels made up of LEDs manufactured by Optogan company which is supported by the Rosnano innovation fund. Integrated LED panels have light-pervious plastic housings (flammability class G1, dust-permeability class P65), could be changed in a couple of minutes, and may work for 10+ years.  Since LEDs are directed to the butt end of the light-pervious plastic sheets, while dust might accumulate above the sheet only, such dust would not hinder the light and operation.

Due to their perforated patterns and changing colours, RGB LED panels create soft ambient light with strong emotions.

The station panelling is polished stainless-steel, to reflect patterned light boxes and colourful lighting during city holidays, thus making a celebrative air.

Twin rails – for both adults and children – are designed to be of the surgical metal with anti-bacterial coating.

Ticket hall and elevator/stairs zone.

Light boxes are shaped as Moscow chamber vaults and made of perforated panels. The vaults create the gallery – a visual passage that helps to establish a sense of direction. Upper levels of the interior are bright and imaginative, while lower levels are ultimately functional and convenient for people movement. As light boxes remind of vaults, this expands the hall and makes it look grand. The hall ceiling seems to be much higher than it actually is – 560 cm between the floor and ceiling.  Ambient light helps to make the station look warm and spacious. Light boxes may change their colour in every area of the station, being attached to pillars via steel frames. Our lighting designers managed to find a simple and elegant solution for vault lamps – standard line lamps would be installed along the upper and lower contours of the light box only, while the internal white space in the box would reflect and disperse light throughout the box. Thus, it would not be difficult, if needed, to replace several standard lamps of the same line. Open perforations would not hinder passage of dust, which makes cleaning easier.

Platform zone.

At the 2d stage of the Contest, we suggest installing flat light boxes above the platform, to simplify serviceability. The light boxes are made of steel frames and open perforated-steel panels. Since the panels are open, they will not hinder passage of dust and make the panels easier to clean. Inside panels, standard RGB LED line emitters are used. This helps to both achieve better energy efficiency and change colour scheme at the station during city holidays and other events. The station walls and ceiling are panelled with polished stainless steel. The combination of the lighting scheme and panelling materials creates an amazing effect similar to polar lights. Besides, the steel reflections do not hinder train drivers’ vision and are often used for subway station decorations. Antismoke screens and ventilation boxes of the smoke-extraction system are located between and above of light boxes, with doors of cable boards integrated into the wall panelling, thus making the engineering systems not visible. Each pillar has both benches and areas to lean against.

Style-Making Components.

The prime decorative component is the Moscow pattern, to be applied in the light box perforations.  Light boxes have varying shapes – flat, crisscross, and domed. Each type of light box is located at a separate zone of the station. The boxes are equipped with RGB LEDs and may change their colour. The boxes are segmented into small opening panels with a RGB LED emitter within. LED lamps have longer service lives and the panel leafs are soft in opening, thus making the station servicing easier.

Lighting Concept.

Our lighting concept had its prototype at the HafenCity station, Hamburg, which has a row of light boxes hanging above the platform. The boxes are made of steel frames and light-pervious panels, with 280 RGB LED emitters in each box. The colour scheme of the station may change, depending on train arrival or environment, such as season, daytime, or even mood of the station manager.

For the Novoperedelkino concept, we suggest replacing hanging containers with patterned light boxes and making them look like vaults. In the under-street passage with much lesser dust contamination, we suggest installing horizontal light boxes made of closed panels.

Variability is a basic idea of our concept. RGB LED allows changing a colour scheme to create varying air at, and appearance of, the station. For city holidays, the station’s colours will be in line with the holiday theme. The visualisations show some sample of such thematic colours – Spring, Spartak the Champion, and New Year. People would be delighted to see such variability. Also, colours may be changed slowly during a day  – from active tones in the morning to calm shades in the evening.  Moreover, as lighting colours need to comply with sanitary standards and specifics of space perception when moving; and every lighting theme need to include white; this means that colour schemes should be developed by expert professionals.

Colour therapy is a long-standing healing method. Our station will be in line with this traditional method and helps to raise people’s moods by using various colour schemes. The LED lighting is deemed to be better for human eyes that the luminescent one, as is currently used in the Moscow subway. LED advantages are as follows: no flickering, higher colour output (Ra > 80%), and energy efficiency (by several times).

Lighting System Operation.

To simplify serviceability, we arranged light boxes as small panels (60 cm x 60 cm). Panels could be opened as leafs thus making the RGB LED replacement fast and easy. For instance, the under-street passage has 22 light boxes with 198 metal panels and removable RGB LED panels within. An RGB LED emitter’s service life exceeds 50,000 hours. Its takes 5 minutes to change one RGB LED lamp in the lightbox panel. Based on this, we estimate the servicing time for one under-street passage as approximately 6 man-hours per operation year.

RGB LED Lighting Management.

Light boxes are connected to and controlled by the central lighting management system. To control both RGB and White lighting, we suggest using the dedicated software of the Russian origin. The station manager may change the light intensity and theme, using the lighting management software at the personal computer.

The dedicated software supports as follows:

1. Separate lighting management for all station zones – platforms, passages, entrances, etc., at which DMX-controlled lamps will be installed.

2. The lighting scenarios will be in accordance with the operation schedule, which helps to improve energy efficiency of the system.

3. Lighting scenarios could be adjusted for each zone of the station separately, for the entire calendar year, for each holiday and season.

4. Audio reels at the station may be combined with the lighting scenarios, thus creating a unique atmosphere. Such audio support may be either pre-programmed or chosen manually.

Ornament Themes.

We intend to support the artistic trend in the Moscow subway decoration by choosing ornament-perforated panels. The Customer may choose three ornament options (themes), such as Birch Trees, Subway, and Khokhloma. At the Project implementation stage, the Customer may either choose one theme or combine several themes.

Ornament theme: Birch Trees

The Novoperedelkino district has always been famous for its unique micro-climate fostered by surrounding forests. In this area of Moscow, woods are dominated by birch, spruce, and pine. Near Moskovsky town, you may find the unique old birch groves. Birch and pine may be viewed as an identity component there. For a megalopolis’ districts and vicinities, which are sometimes just faceless, an identity is of prime importance. We developed ornaments for the panel perforation – tree leaves, trunks, and brunches – specially for this Project.

Ornament theme: Subway

When developing this theme, we aimed at creating a corporate ornament of the Moscow Subway. Using the Moscow Subway logo, we suggest ornaments of varying style – from folk motifs to abstract ideas. These ornaments are distinctive for their visual perception: from a distance, they look like a single pattern, while at approaching, they turn to a sequence of ‘M’ letters. (‘Metro’ means ‘subway’ in Russian.) These ornaments may be used for both station decorations and other printed materials and become a part of the corporate style.

We developed the ornaments with the Moscow Subway logo for this Project specially.

Ornament theme: Russian Patterns

Patterns used for the 1st stage of the Contest are easily recognizable as those relating to the Russian folklore, decoration themes of the Old-Russia architecture, and Moscow ancient palaces. We believe that patterns like this may be popular, being composed of grass motifs, curls, Zhar-Ptitsa (Fire Bird) feathers, and bells.

Navigation System

We intend to use the transit navigation system developed by the Moscow government. The system is based on the idea that the city transport is a single organism of inter-related components. Line charts serve to clarify the route and find the destination and transfer stations, if needed. The subway chart serves to plan a route and find the destination and transfer stations, if needed. Exit schemes serve to find the destination station and an exit needed. The subway could also have the floor navigation in accordance with the current design.  Visually-impaired persons may use the floor navigation based on tactile surfaces of varying grooves.

U-R-A | UNITED RIGA ARCHITECTS. ABOUT US

U-R-A bureau was founded by Yevgeny Leonov and Aleksandr Dembo in 2013, who aimed to unite leading Riga architects for participating in international projects. A unique combination of young talents and experienced designers, plus partnership with leading Latvian architects became a success –in the very first year, we won several international and prestigious awards in the sphere of architecture and industrial design. Our prime areas are architectural concepts, design projects, industrial design, and researches of the parametric and automatic designing in architecture.

 

Architects: U-R-A | United Riga Architects

Project Managers: Evgeni Leonov, Alex Dembo

Collaborating Architects: Gulnara Hasanshina, Liva Banka

Designers: Maria Cipisheva, Lina Plavinska

Lighting design: Eduard Zhegalin Alexei Zvjagin, Alexander Astapenkov, Danil Salikov

Design specification: Ivan Galitsa,

Location: Moscow, Russia

Project Area: 7800 m2

Organizer Strelka KB

Client MosInzhProekt

LINK AL SITO UFFICIALE/LINK TO THE OFFICIAL WEBSITE

 

 

© 2015 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, la riproduzione di questo post e delle immagini in esso contenuta è consentita solo previo richiesta scritta all’autore.

Il 2013 le metropolitane compiono 150 anni di vita. La prima metropolitana entro in funzione a Londra il 10 gennaio 1863. Si trattava di un singolo tunnel tra le stazioni Paddington e Farringdon. Costruita scavando i tunnel e le stazioni dall’alto – metodo cut&cover – era gestita da una compagnia ferroviaria privata detta “Metropolitan Railway Company” a cui deve il nome che identifica questo sistema, anche se nel mondo anglosassone viene tutt’ora chiamata semplicemente underground (come da noi “la sotterranea”) o tube.

Per avere il primo tube si dovrà aspettare il 1890 – salvo un primo fallimentare esperimento nel 1870 – con la prima tratta costruita intermente in sotterraneo per opera della “City and South London Railway” (oggi Northern Line) tra le stazioni King William Street – poi chiusa – e Stockwell. Fu costruita con l’uso di scudi circolari, utili a proteggere gli operai, e il tunnel era costituito dall’assemblaggio di conci metallici; tale tecnologia è stata favorita dall’avvento della trazione elettrica che ha permesso l’eliminazione degli scarichi delle locomotive a vapore che spingevano i treni nelle prime linee, ha visto la luce sempre a Londra. Con l’avvento del tube, ma soprattutto della trazione elettrica, la metropolitana iniziò a diffondersi in tutto il mondo.

La metropolitana, da subito strettamente legata al contesto urbano ad alta densità, che il nome bene rispecchia, ebbe un lento approccio con l’architettura che in quel momento era già perfettamente integrata nella realizzazione dei grandi terminali ferroviaria; a Londra, su tutti, la grande stazione di St. Pancras realizzata in stile neogotico vittoriano nel 1861 ad opera dell’ingegnere William Henry Barlow. Le prime stazioni metropolitane erano lavori prettamente ingegneristici, con allestimenti semplici e dal gusto classico, giusto qualche lampione e panchina nelle banchine, e archi e lesene classiche sulle facciate; tra i protagonisti vi furono l’ingegner John Fowler e l’architetto Harry Warton Ford per la Distric Line, l’architetto Harry Bell Measures per la Central Line – anche in stile tudor – , e T. Phillips Figgis per la Northern Line. Sarà solo con l’entrata nel XX° secolo che vi furono i primi interventi consapevoli di architetti. Nell’era Edoardiana toccò all’architetto Leslie William Green disegnare la maggioranza delle facciate delle palazzine dove vi sono gli accessi alle stazioni profonde, tra il 1905 e il 1908. Infatti a Londra non vi era e non vi è tuttora l’uso delle scale di uscita poste lungo i marciapiedi, salvo rare eccezioni. Le uscite sono sempre state collocate in apposite palazzine di uno o due piani comprendenti spazi commerciali al piano terra, e uffici al livello superiore. Le loro caratteristiche peculiari sono le grandi aperture chiuse da archi a tutto sesto, i rivestimenti in piastrelle in terracotta lucida, di colore bordeaux all’esterno e verde nelle parti sotterranee, cesellate con fogge neorinacimentali, e alcuni inserimenti Art Nouveau soprattutto nelle parti metalliche; si tratta di uno dei primi esempi di disegno uniformato per le metropolitane.


STAZIONE COVENT GARDEN, OPERA DI LESLIE GREEN

Ma il vero punto di congiunzione tra architettura e metropolitane nasce a Parigi, che nel 1901 inaugura la prima linea della sua ampia rete, e affida gli aspetti estetici al maestro dell’Art Nouveau Hector Guimard. Le sue realizzazioni per le uscite delle stazioni, ma anche per il raffinato disegno delle maioliche che rivestono le banchine, non solo rimane la sua opera più nota, ma costituisce tuttora un simbolo parigino e un punto di riferimento assoluto nella progettazione infrastrutturale.


PORTE DAUPHINE A PARIGI, OPERA DI GUIMARD

Il primo modernismo, tuttavia, non riesce a spazzare via il gusto eclettico che constituirà ancora, fino agli anni 30 il paradigma. A Berlino, per opera dell’architetto svedese Alfred Granader (tra il tra il 1910 e il 1930), con le sobrie stazioni nel centro della città, con le colonne metalliche decorate da capitelli in ferro battuto in fogge Liberty o stampati nelle forme classiche; da citare anche le stazioni che riprendono il medioevo e rinascimento tedesco, tra le quali segnalare Heidelberger Platz per opera di Wilhelm Leitgebel (1913).


BERLINO, CAPITELLI METALLICI DI GRANADER


BERLINO, HEIDELBERGER PLATZ

A Budapest con la prima linea aperta nel 1896 – ad opera della Siemens & Halske, come per Berlino – realizzata in forme eclettiche e divenuta oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO; a New York dove l’aspetto architettonico è curato per la sola stazione City Hall (la cui foto è visibile nel primo post di questo blog), e nelle bande in ceramica che coronano le banchine delle altre fermate. Madrid segue Parigi soprattutto nell’allestimento delle banchine, introducendo grossi riquadri pubblicitari realizzati con piastrelle in rilievo anziché in carta o dipinti.


MADRID, STAZIONE FANTASMA DI CHAMBERI

Negli anni ’30, con il passaggio all’Art Dèco, e al modernismo europeo razionalista, con la sostanziale scomparsa di ogni aspetto decorativo a favore di forme dallo spiccato aspetto geometrico. Esempi sono le molte stazioni delle estensioni della metropolitana di Londra verso le periferie e le New Town ad opera dell’architetto Charles Henry Holden. Sempre a Londra arrivano i primi tentativi, peraltro molto riusciti, di studio degli aspetti grafici delle metropolitane, dapprima con la realizzazione del font Johnston, di Edward Johnston, nel 1916, e poi con lo schema grafico ad opera di Harry Beck, ancora oggi entrambi utilizzati e punto di paragone per tutta la produzione analoga.


LONDRA, STAZIONE RAYNERS LANE DI CHARLES HOLDEN

Caso a parte è costituito dalla metropolitana di Mosca, inaugurata nel 1935, figlia di un ambizioso progetto politico, fu realizzata con precisa volontà di grandezza per quello che era il trasporto del popolo. La conformazione della prima linea fu progettata dagli stessi ingegneri inglesi che realizzavano il tube di Londra, riproponendone la conformazione ma rivoluzionando la geometria delle stazioni, espandendone e razionalizzandone gli spazi. Invece di stretti tunnel che portavano dagli ascensori provenienti dalla superficie, attraverso piccole scale, verso le banchine, a Mosca fu introdotto l’uso massiccio delle scale mobili, solo da poco sperimentate a Londra. Le nuove stazioni composte da un atrio, un tunnel obliquo con le scale e tre tunnel paralleli – due per treni e banchine e uno di smistamento – semplificarono l’accesso a queste stazioni profonde. Ma quello che tuttora le rende uniche è la scelta di allestirle in uno stile neobarocco, con grandi lampadari in ferro, stucchi alle pareti, mosaici, pavimenti in materiale pregiato; stile che verrà riprodotto in tutte le reti dell’area sovietica.


MOSCA KOSMOLSKAYA

Nelle restanti nuove reti, come Chicago o Barcellona, e più avanti Stoccolma (1950), Roma (1955) e Lisbona (1959), e in generale per tutti gli anni ’40 e ’50, gli aspetti estetici verranno messi da parte per favorire un risparmio notevole nella realizzazione di queste infrastrutture, preferendo pareti intonacate, piastrelle perlopiù bianche, scarsa segnaletica, rari e monocromi mosaici e pavimenti in pietra dai colori scialbi.

L’ingresso nell’era contemporanea delle metropolitane si avrà grazie al progetto del team Franco Albini, Franca Helg, Bob Noorda a Milano nel 1964 con il ritorno dell’architettura, nello specifico funzionalista e modernista post-bellica. La progettazione integrale, dall’allestimento alla segnaletica, secondo principi razionali studiati nel dettaglio, l’uso di materiali innovativi (il pavimento in bolli neri, molto utilizzato fino a tutti gli anni ’80 è stato creato apposta per la Linea 1 di Milano), l’uso del colore dominante, di un font apposito e di icone identificative vede in questo progetto la prima applicazione totale, dopo i primi tentativi di Londra.


Dagli anni ’60 l’approccio usato a Milano diverrà il filo conduttore di molte nuove realizzazioni – San Paolo, Vienna, Brasilia, Washington – e di alcuni rinnovamenti – Boston nell’immediato e Madrid ancora oggi. Soprattutto lo studio della grafica e della segnaletica, e l’uso di materiali innovativi e facilmente gestibili come i pannelli removibili, sono man mano diventati uno standard. Stoccolma costituisce, in apparenza, un caso a parte, ma sebbene la scelta di affidare ad artisti il completamento delle stazioni, e la loro conformazione unica – come caverne – lo standard dell’allestimento rispecchia sempre le regole funzionaliste introdotte nel 1964 a Milano.


MADRID TRIBUNAL OGGI


STOCCOLMA CENTRAL, STAZIONE SULLA LINEA PIU’ RECENTE (1975)

L’ultima fase è rappresentata nasce, nuovamente, a Londra con la scelta di assegnare a differenti studi architettonici di prestigio il progetto delle undici stazioni del prolungamento della Jubillee Line, 1999, come Norman Foster (Canary Wharf). Segue Lisbona con le opere di Alvaro Siza Vieria (stazione Baixa-Chiado) o gli esperimenti innovativi francesi di Lilla. Con questa fase l’attenzione agli aspetti architettonici delle metropolitane si avvia a diventare la norma. In alcuni casi come la stazione Drassanes di Barcellona diventano prove di design, in altri casi, come Napoli, campo per l’applicazione di opere artistiche estese, esperimenti già effettuati in maniera ridotta a Bruxelles o come anticipato a Stoccolma. Nella maggior parte dei casi la prassi funzionalista, ovviamente aggiornata, che propone ancora la standardizzazione dell’allestimento e lo studio dettagliato della segnaletica e dei dettagli si avvia a diventare norma consolidata, investire nell’aspetto estetico di una metropolitana, anche percentuali relativamente rilevanti non è più un tabù.


LONDRA JUBILEE LINE, CANARY WHARF

© Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si accosente l’uso di questo articolo citandone l’autore

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