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- ©2013-2015 Minici Giovanni Luca - Riproduzione vietata per testi e immagini senza preventiva autorizzazione dell'autore. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
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Category Archives: Metropolitana di Milano Linea 4
Innanzitutto una tradizione: lo schema di avanzamento che chi ha seguito questo blog sin dal 2014, ormai ha imparato a conoscere bene:
Oggi alle ore 11,00 è stata inaugurata la tratta Tricolore – San Babila della Metro 4 Blu. Adesso la linea copre la tratta Linate – San Babila collegando così l’aeroposto cittadino al centro città, e alla rete metropolitana esistente. Un evento che si è tenuto presso piazza San Babila all’ombra di un grosso “aereo” che simboleggia l’unione dei due estremi della nuova linea.
Ad accompagnare questa nuova inaugurazione anche numerose modifiche al servizio pubblico di superficie.
Piccola nota architettonica: una delle scale esistenti, create per la prima tratta del 1964, posta nell’angolo sud-est della piazza, vicino a Largo Toscanini, è stata demolita e poi ricostruita in (quasi) perfetto “stile Albini”: sono state smontate le parti in ferro e riverniciate, metre il granito è completamente nuovo ma tagliato secondo lo stile originale. Da vedere assolutamente per avere un’idea di come erano le uscite originali nello stato iniziale, ancora prive della patina di inquinamento e sporco che ora le ricopre.
Oggi come nel 1964, la folla attende di entrare nella nuova metropolitana:
TRICOLORE
© 2023 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.
Martedì 4 luglio 2023 apriranno le stazioni Tricolore e San Babila.
La M4 verrà quindi finalmente connessa alla rete esistente e verrà completata la tratta che congiunge il centro città all’aeroporto di Linate!
Twitter @MetroxMilano
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Stato dei cantieri relativo alle sole stazioni:
SAN CRISTOFORO Dal 15 marzo 2016 IN CORSO: allestimento
SEGNERI Dal 17 marzo 2015 IN CORSO: allestimento
GELSOMINI Dall’11 giugno 2015 IN CORSO: allestimento
FRATTINI Dal 26 febbraio 2015 IN CORSO: allestimento
TOLSTOJ Da maggi0 2015 IN CORSO: allestimento
BOLIVAR (ex WASHINGTON-BOLIVAR) Da 31 agosto 2015 IN CORSO: allestimento
CALIFORNIA (ex FOPPA) Dal 2 settembre 2015 IN CORSO: allestimento
CONI ZUGNA (ex SOLARI) Dal 27 agosto 2015 IN CORSO: realizzazione uscite
SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: realizzazione uscite
DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016 IN CORSO: realizzazione strutture
VETRA Dal 22 febbraio 2016: IN CORSO: allestimento
SANTA SOFIA Dal 19 febbraio 2016 IN CORSO: realizzazione uscite
SFORZA-POLICLINICO Dal 01 marzo 2016, riaperto il 06 marzo 2017 IN CORSO: realizzazione uscite
SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015 IN CORSO: collaudo
TRICOLORE Dal 5 agosto 2015 IN CORSO: collaudo
DATEO Operativa
SUSA Operativa
ARGONNE Operativa
STAZIONE FORLANINI (ex FORLANINI FS) Operativa
REPETTI (ex FORLANINI QUARTIERE) Operativa
LINATE AEROPORTO Operativa
FASI REALIZZATIVE:
1)rimozione arredi e alberi
2)spostamento sottoservizi e formazione cantiere definitivo
3)realizzazione pareti perimetrali e consolidamento fondo
4)scavo e posa tiranti
5)realizzazione strutture
6)realizzazione uscite
7) installazione impianti e binari
8)sistemazione superficiali e allestimento stazioni
AGGIORNAMENTO DATE DI APERTURA/CRONOPROGRAMMA
SAN CRISTOFORO Dal 15 marzo 2016 al 2024
SEGNERI Dal 17 marzo 2015 al 2024
GELSOMINI Dall’11 giugno 2015 al 2024
FRATTINI Dal 26 febbraio 2015 al 2024
TOLSTOJ Da maggi0 2015 al 2024
BOLIVAR (ex WASHINGTON-BOLIVAR) Da 31 agosto 2015 al 2024
CALIFORNIA (ex FOPPA) Dal 2 settembre 2015 al 2024
CONI ZUGNA (ex SOLARI) Dal 27 agosto 2015 al 2024
SANT’AMBROGIO Dal 22 febbraio 2016 al 2024
DE AMICIS Dal 22 febbraio 2016 al 2024
VETRA Dal 22 febbraio 2016 al 2024
SANTA SOFIA Dal 19 febbraio 2016 al 2024
SFORZA-POLICLINICO Dal 01 marzo 2016 al 2024
SAN BABILA Dal 18 dicembre 2015 al 04 luglio 2023
TRICOLORE Dal 5 agosto 2015 al 04 luglio 2023
DATEO Dal 23 gennaio 2015 al 26 novembre 2022
SUSA Dal 05 febbraio 2015 al 26 novembre 2022
ARGONNE Dal 02 febbario 2015 al 26 novembre 2022
STAZIONE FORLANINI (ex FORLANINI FS) Dal? al 26 novembre 2022
REPETTI (ex FORLANINI QUARTIERE) Dal? al 26 novembre 2022
LINATE AEROPORTO Dal 28 maggio 2012 al 26 novembre 2022
PER UN DETTAGLIO SUL METODO DI REALIZZAZIONE DELLE PARATIE DI STAZIONE: CLICCA QUI
Rendering dell’ipotesi di sistamenzione superciciale post-lavori:
Largo Augusto:
Il cantiere del “corridoio che indirizza” tra Missori M3, uscita Torre Velasca, e M4 Sforza Policlinico
Ecco il rendering del collegamento M3-M4 che ha suscitato tante polemiche. Come potete vedere sempra che il vano ascensore sia posto quasi vicino alla Basilica di San Nazaro, e quindi lì dovrebbero esserci anche le scale fisse o mobili. Ma se vediamo la foto della planimetria (che qualche coraggioso Giornalista è riuscito a pubblicare), il tunnel pedonale si ferma solo a metà di via Pantano. A cosa serve un simile manufatto? Non ha caso il rendering è subito sparito.
Corridoio di collegamento tra M2 e M4:
Il deposito:
© 2023 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.
Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non o
Anche RFI si è accorta della presenza della Metro4. E in tempi anche credibili: poco meno di 4 mesi! Ne lcaso specifico sto parlando della stazione Dateo del Passante Ferroviario. Con l’occasione c’è nache una mostra di 45 dipinti lungo il grande mezzanino, dal titolo “Costellazioni” cura di Renato Galbusera e Francesca Vitali Boldini, nell’ambito del progetto Artepassante. Peccato per le scale mobili ancora ferme e, soprattuto, per i due ascensori ancora in manutenzione: l’accessibilità è importante, non si possono attendere mesi per una riparazione, anche se complessa.
Ed ecco il logo nazionale “M” apparire sulle paline:
Logo “M4″ anche sulla segnaletica:
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Due mostre alla Triennale di Milano:
“Angelo Mangiarotti: quando le strutture prendono forma” fino al 23 aprile (a pagamento)
“Costruire il futuro. Infrastrutture e benefici per persone e territori” purtroppo solo fino al 26 marzo (gratuita).
Tutte e due coinvolgono le infrastrutture sotterranee e non di Milano. La prima grazie ai progetti che Mangiarotti creò per il Passante Ferroviario; sono sue le stazioni Rogoredo, Villapizzone, Certosa, Repubblica e Porta Venezia. Interessante la presenza di disegni inediti per la stazione Rogoredo, ma non vi dico di più. La seconda mostra è stata creata da Webuild e quindi affronta in pieno anche il tema della costruzione delle metropolitane. Un interessante stand interattivo di grandi dimensioni è interamente dedicato alla costruzione delle Linee 1, 2, 3, 4, 5 di Milano; A, B e C di Roma e la metro di Copenhagen. Ma vi sono anche pannelli informativi su altre metropolitane costruite dalla multinazionale italiane specializzata in grandi costruzioni e infrastrutture. Webuild, vi ricordo, porta con sè il patrimonio di esperienze delle aziende dalla quale fusione essa è nata, come la Salini e la Impregilo, ques’ultima nata dalla fusione delle ditte Impresit, Girola, Lodigiani e Torno, ovvero tutti nomi che potete trovare già nei cantieri della Linea 1 rossa a partire da quel mitico 12 giugno 1957.
Ma la star indiscussa resta la grande fresa circolare di una delle quattro talpe che hanno scavato la M4 (e prima la M5) che fa bella mostra di sè proprio all’esterno dell’edificio della Triennale. Un oggetto incredibile per dimensione e “potenza”, anche narrativa, che speriamo possa dinvetare parte integrante del patrimonio testimoniale di Milano, magari anche presso il Museo della Scienza, in attesa dell’eterno promesso museo dei trasporti. Entrando nel dettaglio si tratta della solo testa rotante, da 58 tonnelate, di una delle quattro talpe che ha scavato i tunnel a diametro minore, ovvero da 6,7 metri, della M4, quindi non una delle due che hanno scavato la tratta centrale a diametro normale. Potrebbe essere quella che ha scavato i tunnel attualmente operativi. Vi sono dubbi sul fatto che si tratti esattamente di quella denominata “Stefania”, ma questo è secondario.
Mostra Mangiarotti:
Mostra Webuild:
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Innanzitutto una tradizione: lo schema di avanzamento che chi ha seguito questo blog sin dal 2014, ormai ha imparato a conoscere bene:
E poi a voi una carrellata di foto dall’inaugurazione; per la cronaca, il treno inaugurale, con le autorità, i lavoratori della M4 e la stampa (incluso il sottoscritto) è partito alle 11,23 da Linate, ha fatto una breve fermata a Repetti e ha terminato la corsa (senza fermate intermedie) alla stazione Susa. Alle ore 12,00 circa la metropolitana è stata aperta al pubblico gratuitamente per l’intero tratto. Attualmente le stazioni Susa e Dateo sono operative a binario unico.
LINATE
Il primo treno ha completato la corsa inaugurale: tutti fuori!
ARGONNE
SUSA
DATEO
© 2022 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.
Giubilo in tutta la Repubblica! Campane a festa in tutta la città di Milano, oggi, 26 novembre 2022, si inaugura finalmente la Metro 4 blu!
Si tratta, per ora, della prima tratta tra le stazioni di Linate e Dateo. Ecco le nuove prime fermate:
LINATE AEROPORTO
REPETTI (ex Quartiere Forlanini)
FORLANINI FS
ARGONNE
SUSA
DATEO
Interconnessioni con il Passante e le Linee S sono garantite a Forlanini FS e Dateo. Prossima tappa il 2023 per arrivare a San Babila e collegarsi con il resto della rete metropolitana.
Da quel 1998 in cui fu steso il tracciato, al 2011 quando fu assegnato l’appalto, al 2014 quando sono aperti i cantieri, sono passati molti anni (e fiumi di parole scritte e parlate), ma ora è tempo di beneficiare della nostra nuova metropolitana.
AUGURI METRO 4!
© 2022 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.
Manca davvero poco!
© 2022 Minici Giovanni Luca – www.metroricerche.it, si acconsente l’uso di questo articolo e delle immagini citandone l’autore e la fonte, ad esclusione delle immagini di proprietà di terzi, come chiaramente indicato.
Prendiamo spunto dalla prossima apertura, parziale, della Metro 4 per intervistare il professor Giorgio Goggi, lecchese, classe 1946, architetto e urbanista, ex assessore ai Trasporti Traffico e Mobilità del Comune di Milano tra il 1998 e il 2006 per il Sindaco Gabriele Albertini e, soprattutto, riconosciuto per essere il “papà” delle metropolitane 4 e 5 di Milano. Iniziamo proprio parlando della Metro 4, che interessa massicciamente il nostro municipio.
Come nasce questo progetto? «Nasce inì un modo un po’ strano…»: il professore Goggi fu coinvolto sul tema prima della nomina ad assessore, quando ATM era intenzionata a diminuire il traffico sulla M1 realizzando una metropolitana parallela. L’idea non lo convinceva e quindi propose un tracciato differente che prima di tutto servisse un’area scoperta, ovvero quella che va e comprende l’aeroporto di Linate verso il centro e poi l’area densamente popolata a sud-ovest. Ma la vera chiave del progetto fu la scelta di far passare la nuova linea nella tratta centrale, lungo la circonvallazione dei Navigli tra la Cà Granda e Sant’Ambrogio, in modo da coprire un’altra area del centro e favorirne la futura pedonizzazione. Qui si inserisce quello che è ancora oggi il grande progetto desiderato dal professor Goggi: la riapertura dei Navigli, attuabile una volta spostato in sotterraneo il servizio pubblico. Considerando che la M4 verrà aperta, secondo gli annunci, questo autunno, sorge quindi spontanea la domanda, come mai è rimasta indietro rispetto alla Metro 5 (aperta nel 2013)? Bene, tutto nacque dalla necessità di ripartire i fondi statali, considerando che la legge 211/92 sul finanziamento al trasporto pubblico dava priorità, su scala nazionale, ai progetti con la maggiore previsione di flusso. Questo fece passare la Linea C di Roma in testa, posticipando la M4 e la M5. Tuttavia, fu trovato un accordo col Ministero che erogò una prima tranche di finanziamento (circa 100 milioni) che non sarebbe bastata per la M4 ma poteva far partire la M5, anche grazie all’idea di utilizzare il project financing,. Per questo motivo la M5 è venuta prima della M4. Uno degli altri temi caldi legati alla Metro 4 è quello del mancato collegamento con la M3 in zona Crocetta. In questo caso il professore ci conferma che fu preso in considerazione e studiato, ma la particolare conformazione della stazione Crocetta della M3 (su due livelli) rendeva particolarmente difficile l’interscambio. Successivi tentativi di risolvere la situazione hanno comunque dato sempre esito negativo.
Soddisfatto che il progetto Metro 4 sia praticamente giunto al termine? «Soddisfatto ma vorrei anche la riapertura dei Navigli!» Ma veniamo ad altri temi che riguardano da vicino il nostro municipio, come la preferenziale della filovia 92 che dovrebbe vedere l’apertura dei cantieri l’anno prossimo, inflazione permettendo. Anche questo progetto nacque sotto il suo assessorato ed è finalmente giunta l’ora di vederlo completo. Quello che preoccupa è la perdita di parcheggi auto e qui ci dice «La motorizzazione non si riduce togliendo posti auto, ma offrendo un servizio alternativo» e ci porta l’esempio della tratta della Metro 5 di viale Zara, dove il traffico ha incominciato a ridursi durante il cantiere, per via della mancanza di spazio, ma ha continuato a ridursi, stabilmente, con l’apertura della nuova metropolitana che ha subito ottenuto un successo di numeri sopra le aspettative. Una valida alternativa alla mera cancellazione di posti fu ideata dalla Giunta Albertini grazie al piano parcheggi. Fu calcolato all’epoca che i parcheggi “irregolari” erano circa 60.000 e quindi furono pianificati parcheggi sotterranei atti a contenere almeno 50.000 automobili. Purtroppo il progetto fu bloccato quando il conteggio si fermò a circa 25.000 nuovi posti, per scelta delle giunte Moratti e Pisapia. Forse il progetto andrebbe riavviato e speriamo che ci siano segnali in tal senso.
Cosa dire invece degli scali ferroviari? Anche su questo tema le idee sono chiare e si rifanno al Documento direttore del Secondo Passante Ferroviario, ovvero un secondo tunnel che partendo da nord-ovest e arrivando a sud avrebbe chiuso l’anello ferroviario favorendo la realizzazione di una vera Circle line, e che prevedeva la realizzazione di importanti funzioni sopra ogni stazione. Quanto fatto sugli scali invece non lo convince, infatti dare la proprietà alle Ferrovie dello Stato di quelli che prima erano terreni in comodato d’uso, perché poi li cedessero ai privati, denota una logica speculativa più che un’idea di urbanistica. Il professore si meraviglia, per esempio, di come si possa preferire spostare gli ospedali di Milano in aree lontane dai mezzi pubblici, come per il progetto pensato nelle aree Falk a Sesto San Giovanni, invece che realizzarli in aree a ridosso delle principali stazioni, magari di nuova realizzazione. Anche il piano per il secondo passante sparì dalle agende politiche e, con Pisapia, anche dal Piano di Governo del Territorio. Quando si parla di funzioni importanti sui nodi del trasporto non può che venire in mente la BEIC a Porta Vittoria. E qua l’ex assessore non può che rammentare tutta la vicenda – antecedente al progetto BEIC – del secondo polo della Statale da realizzarsi proprio nell’area dell’ex stazione; a questa localizzazione la Giunta Formentini preferì l’area ex Pirelli alla Bicocca, con l’ormai celebre progetto dell’architetto Gregotti: una vicenda che lascia ancora l’amaro in bocca.
Cosa ne pensa invece dei nuovi progetti di metropolitane? Prima di tutto una forte critica al percorso della nuova M6 (che dovrebbe toccare il nostro municipio tra Corvetto e Santa Giulia): «non ha senso». D’altronde come potrebbe averlo visto che passa anche in aree non urbanizzate del parco Sud? Ma i dubbi si estendono anche ai prolungamenti della Metro fuori dalla città in aree poco urbanizzate, che potrebbero produrre l’effetto di un’urbanizzazione eccessiva lungo i loro tragitti, con particolare riferimento alla M3 a Paullo. Grande interesse invece per uno storico tema che ogni tanto riemerge dai cassetti del Comune: lo “sbinamento” della M1, ovvero il distacco del ramo Pagano-Bisceglie della M1 e il suo prolungamento verso il centro e poi, come spesso ipotizzato, verso l’asse di via Ripamonti. Su questo Goggi ha le idee chiare: andrebbe fatto e trasformato il tutto in una metropolitana leggera come la M4 e la M5. Ringraziamo il professor Goggi per questa lunga chiacchierata che ci ha permesso di conoscere meglio sia la storia di molte scelte passate che hanno segnato la politica cittadina negli ambiti dei trasporti e della mobilità, sia i progetti abbandonati o le scelte considerate sbagliate, con un occhio sempre attento al futuro della città.
Articolo tratto da QUATTRO di settembre 2022.
Per chi vuole approfondire è disponibile il mio libro “La metropolitana milanese: evoluzione urbanistica e architettonica”.
Per informazioni sull’acquisto del volume: metroricerche@yahoo.it
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